Diritto all’Oblio Digitale: Come Cancellare (Davvero) le Tue Tracce Online

diritto all'oblio come cancellare tutti i propri dati online

Nell’era digitale, la nostra vita è sempre più online. Condividiamo informazioni sui social media, facciamo acquisti su e-commerce, utilizziamo app per qualsiasi cosa, ci iscriviamo a newsletter, commentiamo blog… Ogni nostra azione lascia una traccia digitale, un’impronta che può dire molto di noi: chi siamo, cosa ci piace, dove andiamo, cosa compriamo, cosa pensiamo. Ma cosa succede quando vogliamo cancellare queste tracce? Quando vogliamo che certe informazioni su di noi scompaiano da internet? È qui che entra in gioco il diritto all’oblio digitale, un diritto fondamentale che ci permette, in determinate circostanze, di chiedere la rimozione dei nostri dati personali dal web. Questa guida completa e aggiornata al 2024 ti spiegherà cos’è il diritto all’oblio, come funzionacome esercitarlo in pratica e come gestire la tua identità digitale in modo consapevole.

Diritto all’Oblio: Cos’è e Cosa Dice la Legge

Il diritto all’oblio, non è semplicemente il diritto di “sparire da internet”. È il diritto di chiedere la cancellazione o la deindicizzazione (cioè la rimozione dai risultati dei motori di ricerca) di informazioni personali che ci riguardano e che sono:

Non più pertinenti: 

Informazioni che, con il passare del tempo, hanno perso la loro rilevanza (es., un articolo di giornale su un fatto di cronaca minore di molti anni fa).

Non più attuali: 

Informazioni superate o non più vere (es., un vecchio indirizzo di lavoro, un’opinione espressa in passato e poi cambiata).

Eccessive: 

Informazioni che, pur essendo vere, sono sproporzionate rispetto al diritto all’informazione del pubblico (es., dettagli intimi sulla vita privata di una persona non famosa).

Illecite: Trattate in violazione di legge.

Base Giuridica:

  • GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati): L’articolo 17 del GDPR riconosce il “diritto alla cancellazione” (“diritto all’oblio”), stabilendo che, in determinate circostanze, l’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano. 
  • Codice Privacy Italiano (D.lgs. 196/2003, modificato dal D.lgs. 101/2018): Recepisce e integra il GDPR.
  • Sentenze della Corte di Giustizia Europea: In particolare, la sentenza del 2014 nel caso Google Spain ha stabilito che i motori di ricerca (come Google) sono responsabili del trattamento dei dati personali che appaiono nei risultati di ricerca e che, in determinate circostanze, devono deindicizzare (cioè rimuovere dai risultati) le informazioni che violano il diritto all’oblio.

Importante: Il diritto all’oblio non è un diritto assoluto. Deve essere bilanciato con altri diritti fondamentali, come il diritto alla libertà di espressione e il diritto all’informazione.

Come Cancellare le Tue Tracce Online: Guida Pratica (Passo Passo)

Ecco una guida pratica, suddivisa per tipologia di piattaforma/servizio, per aiutarti a “ripulire” la tua presenza online:

Social Media:

Facebook, Instagram, Twitter, TikTok, LinkedIn, ecc.:

Cancella Account: Se vuoi eliminare completamente la tua presenza su un social network, cerca l’opzione per cancellare definitivamente l’account (di solito si trova nelle impostazioni, sotto “Privacy” o “Sicurezza”). Attenzione: la cancellazione è irreversibile!

Elimina Singoli Contenuti: Se vuoi solo eliminare alcuni contenuti (post, foto, video, commenti), puoi farlo manualmente, uno per uno (di solito c’è un’opzione “Elimina” o “Rimuovi”).

Gestisci la Privacy: Se non vuoi cancellare l’account, ma vuoi limitare la visibilità dei tuoi contenuti, rivedi attentamente le impostazioni di privacy e scegli chi può vedere cosa (es., solo amici, amici di amici, pubblico).

Rimuovi i Tag: Se sei stato taggato in foto o post che non ti piacciono, puoi rimuovere il tag (e, se necessario, segnalare il contenuto al social network).

Richiesta di Rimozione: Se qualcuno ha pubblicato informazioni false, diffamatorie o lesive della tua privacy, puoi chiedere al social network di rimuovere il contenuto.

App (di Acquisti, Servizi, Giochi, ecc.):

Cancella Account: Se non usi più un’app, cancella il tuo account (di solito si fa dalle impostazioni dell’app o del sito web del servizio). Non basta disinstallare l’app dal telefono!

Revoca Consensi: Revoca il consenso al trattamento dei tuoi dati per finalità di marketing, profilazione, ecc. (di solito si fa dalle impostazioni dell’app o del sito web).

Richiedi Cancellazione Dati: Se l’app ha raccolto dati non necessari o che non vuoi più che vengano conservati, puoi chiedere esplicitamente la cancellazione (in base al GDPR).

Motori di Ricerca (Google, Bing, ecc.):

Diritto all’Oblio “Classico” (per Contenuti Non Più Pertinenti): Se trovi su Google (o altri motori di ricerca) informazioni su di te che sono obsoletenon più rilevanti o eccessive, puoi chiedere a Google di deindicizzarle (cioè di rimuoverle dai risultati di ricerca).

Come fare:

Vai su questa pagina: https://www.google.com/webmasters/tools/removals

Segui le istruzioni.

Dovrai fornire l’URL della pagina che vuoi deindicizzare, spiegare perché ritieni che la pagina debba essere rimossa e dimostrare che ti riguarda.

Importante: Google non è obbligato ad accettare la tua richiesta. Valuterà caso per caso, bilanciando il tuo diritto all’oblio con il diritto all’informazione.

Rimozione di Contenuti Illeciti: Se trovi su Google contenuti illeciti che ti riguardano (es., diffamazione, violazione del copyright, revenge porn), puoi segnalarli a Google tramite gli appositi moduli (la procedura è diversa a seconda del tipo di contenuto).

Siti Web, Blog, Forum:

Contatta il Gestore: Se trovi informazioni su di te su un sito web, un blog o un forum, la prima cosa da fare è contattare il gestore del sito (di solito trovi un’email di contatto o un modulo di contatto) e chiedere la rimozione o la modifica delle informazioni.

Diffida Legale: Se il gestore non risponde o si rifiuta di rimuovere le informazioni, puoi inviare una diffida legale (tramite raccomandata A/R o PEC).

Garante Privacy: Se il gestore non risponde o si rifiuta illegittimamente di rimuovere le informazioni, puoi presentare un reclamo al Garante Privacy.

Newsletter e Mailing List:

Cancellati: Clicca sul link di cancellazione (unsubscribe) presente in fondo a ogni email (è obbligatorio per legge). Se non trovi il link, o se la cancellazione non funziona, contatta direttamente il mittente.

Cookie e Tracciamento Online:

Gestisci i Cookie: Usa le impostazioni del tuo browser per bloccare i cookie di terze parti, cancellare i cookie esistenti e gestire le tue preferenze sui cookie.

Strumenti Anti-Tracciamento: Usa estensioni del browser (es., Privacy Badger, Ghostery) o browser più orientati alla privacy (es., Brave, Firefox Focus) per limitare il tracciamento online.

Data Broker:

I data broker sono aziende che raccolgono e vendono informazioni personali (spesso a tua insaputa).

È molto difficile cancellare i propri dati dai data broker, perché sono moltissimi e spesso poco trasparenti.

Puoi provare a contattarli uno per uno (se riesci a identificarli) e chiedere la cancellazione dei tuoi dati.

Esistono servizi (anche a pagamento) che ti aiutano a identificare i data broker che hanno informazioni su di te e a richiedere la cancellazione.

Cloud:

Spesso ci dimentichiamo dei dati che abbiamo archiviato su servizi cloud (es., Google Drive, Dropbox, OneDrive, iCloud, Amazon Drive, ecc.). Anche se questi servizi dovrebbero essere sicuri e proteggere la nostra privacy, ci sono diversi buoni motivi per non lasciare “dati inutili” in giro, soprattutto se si tratta di dati personali (nostri o di altri):

  • Principio di Minimizzazione Meno Dati = Meno Rischi: Il principio di minimizzazione del GDPR dice che dovremmo trattare solo i dati strettamente necessari per le finalità per cui li abbiamo raccolti. Questo vale anche per i dati che “conserviamo per noi stessi”. Se non ti servono più, cancellali. Meno dati ci sono in giro (anche se “protetti”), meno rischi ci sono che vengano compromessi.
  • Account Abbandonati: Se non usi più un servizio cloud, il tuo account potrebbe essere vulnerabile. Magari hai usato una password debole, o non hai attivato l’autenticazione a due fattori. Un account “abbandonato” è un bersaglio più facile per i cybercriminali. Se l’account viene violato, i dati al suo interno (anche quelli “vecchi”) potrebbero essere rubati.
  • Cambi di Policy: I servizi cloud possono cambiare le loro policy sulla privacy (anche se di solito devono avvisarti). Se non segui più un servizio, potresti non accorgertene, e i tuoi dati potrebbero essere trattati in modi che non approvi.

Casi Particolari: Furto d’Identità, Revenge Porn, Cyberbullismo, Diffamazione

In questi casi, oltre a cercare di cancellare le informazioni online, devi:

  • Sporgere immediatamente denuncia alla Polizia Postale (o ai Carabinieri).
  • Rivolgerti a un avvocato.
  • Segnalare l’abuso alle piattaforme coinvolte (es., social media).

(H2) Strumenti Utili

Cancellare completamente ogni traccia digitale è quasi impossibile, ma puoi fare molto per limitare la tua esposizione online e per proteggere la tua privacy. Il diritto all’oblio è uno strumento importante, ma non è una “bacchetta magica”. La prevenzione è fondamentale: fai attenzione a cosa condividi online, usa impostazioni di privacy restrittive, sii consapevole dei tuoi diritti e agisci tempestivamente in caso di problemi. Ricorda che per ottenere risultati, è fondamentale agire in prima persona, e quando necessario, farsi assistere.

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